Aziende di famiglia: come comunicare con successo con un familiare che lavora in azienda

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(da AZIENDE CONTESE: Guida pratica per imprenditori su come trovare l’equilibrio tra mente e cuore nelle imprese familiari)

La comunicazione efficace è fondamentale per mantenere relazioni sane e produttive, soprattutto quando si tratta di interagire con un familiare che lavora nella stessa azienda. Gestire le dinamiche familiari sul luogo di lavoro può essere un’impresa delicata, ma con i giusti consigli e strategie è possibile creare un ambiente di lavoro armonioso, rispettoso e produttivo per tutti i membri coinvolti.

Nelle aziende familiari, i componenti della famiglia che ricoprono ruoli apicali tendono ad identificarsi con l’impresa e assumono decisioni che si ripercuotono  sulla continuità aziendale. Quando si confonde il ruolo in famiglia con quello all’interno dell’azienda, si verificano conflitti e disaccordi che annullano totalmente i punti di forza di questo tipo di società, ossia velocità e legame affettivo.

Si genera un “traffico inutile”, un fenomeno chiamato DEV T che può avere di tantissime cause: incomprensioni; mancanza di comunicazione; mancanza di organizzazione; inadempienze; mancanza di chiarezza su come svolgere un compito;
attività fatte male la prima volta e che devono essere ripetute da altre persone inutilmente con spreco di risorse; mancanza del controllo numerico dell’azienda; poca chiarezza dei ruoli e delle responsabilità di ognuno.

I legami familiari vengono visti come dei pass per mettere bocca su tutto e l’azienda si rallenta perché perde la sua capacità decisionale. A quel punto non c’è più un leader che è focalizzato sull’obiettivo di fare utili, ma diventa una guerra su chi deve decidere e l’azienda di conseguenza innesca un lento e inesorabile declino che conduce al fallimento.

Spesso queste situazioni non si risolvono e non si comunica per paura di “rompere” degli equilibri. In pratica vedi una cosa storta e non intervieni per non far rimanere male le persone. Il silenzio in realtà aumenta le distanze perché aumentano i disaccordi e i compromessi. Tu non stai bene, anche le altre persone si chiudono in sé stesse fino a quando ad un certo punto qualcuno scoppia.

La domanda che ci si pone è quindi è: come comunicare con successo con un familiare che lavora in azienda?

Partiamo dal fatto che quando comunichiamo in azienda, dobbiamo staccarci dal concetto di “giusto” e “non giusto” e lasciare spazio al “funziona” o “non funziona”. Il concetto di giusto ci tira in un vortice di interpretazioni e di punti di vista che non fanno che rallentare ancora di più i processi.
Nell’accezione di “giusto” ci dovremmo attenere solo a quello relativo all’essere oggettivi e imparziali. Come esserlo? Lo sappiamo è facile da dirsi ma difficile da farsi. Dobbiamo stare di fronte ai RISULTATI.

La crescita dell’impresa è un percorso in cui si necessita che l’imprenditore si metta fortemente in gioco su tutti i fronti: come uomo, come leader, e, nelle imprese familiari, anche come membro della famiglia. Principalmente, nelle aziende di carattere familiare, ci possiamo trovare di fronte a due situazioni:

● persone di famiglia che fanno parte della proprietà (hanno delle quote della società) e ci lavorano;
● persone di famiglia che hanno ruoli operativi ma non sono soci.

Comunicare con successo con un familiare che lavora in azienda richiede impegno, rispetto reciproco e apertura mentale. Seguendo questi consigli e applicando strategie efficaci, è possibile creare un ambiente di lavoro armonioso e collaborativo che favorisca la crescita e il successo dell’azienda, mantenendo al contempo un legame familiare sano e positivo.

Assicurati di essere integro verso le tue responsabilità

Rimanere eticamente integri mantenendo fede agli accordi ti rende libero da pensieri ed emozioni negative, ti permette di avere lucidità, di agire in modo razionale e creativo, di non essere schiavo si compromessi e/o sensi di colpa nei confronti degli altri. Ti permette di essere libero di camminare a testa alta.

L’equilibrio – in caso di performance in calo o tutto ciò che concerne solo la sfera professionale – si ritrova nel rivedere bene gli accordi. Se la persona non sta vincendo nel ruolo bisogna capire perché.

Hai dato alla persona la possibilità di vincere nel ruolo? Utilizzi i principi meritocratici (misurazione delle statistiche) e insieme alla persona hai provato a trovare quale può essere la migliore condizione per lei?
Prima di prendere una decisione definitiva chiediti se ti sei preso davvero la responsabilità di far vincere quella persona, se le hai dato tutta la formazione necessaria. Devi essere certo di capire se non vince perché non è abbastanza formata o se le mancano gli strumenti per vincere o è in sovraccarico o, infine, se quel ruolo non è nelle sue attitudini.

Se il caso è quest’ultimo, trattenendola ancora, fai il male della persona e dell’azienda. Come uscirne? Bisogna dire alla persona che non sta valorizzando le sue capacità, che probabilmente ciò accade perché ciò che fa non la accende. Se la persona è anch’essa proprietaria, dalle la chance di uscire e trovare fuori la felicità. Se non lo è, trova il coraggio di prendere la decisione e aiutarla a trovare un altro posto in cui vincere.

Sincero interesse ed empatia

Con sincero interesse, cerca di capire se e in che modo puoi aiutare la persona sul piano personale, poi una volta compresa meglio la situazione, esci dal ruolo di familiare ed entra in quello di imprenditore. Dille che da familiare la comprendi e la vuoi aiutare, ma da imprenditore, per fare il bene dell’azienda e anche delle altre persone dovete trovare una soluzione, ottenere il risultato: come possiamo fare affinché questa situazione non si verifichi più?

Allena la sua comprensione chiedendo di mettersi “nei tuoi panni”

Prova a fare un gioco di ruoli, chiedile come gestirebbe lei la situazione nel tuo ruolo se dovesse dirigere un’azienda senza avere il controllo dei numeri.
Mettersi nei panni è un esercizio che dovremmo fare tutti. Prima di parlare esponi i ruoli con i quali dovete comunicare, PARLARE DA RUOLO A RUOLO, LASCIARE FUORI LA PERSONA (nulla di personale!)…ma ovviamente prima di fare questo devi aver definito i ruoli in azienda!

La regola d’oro:

Un’azienda per crescere ha bisogno di un ecosistema dove tutte le componenti si assumono le proprie responsabilità e migliorano loro stessi quotidianamente, al fine di migliorare l’ambiente circostante. Solo così è possibile parlare del futuro e della bellezza che ci circonda e riusciamo davvero a celebrare e a valorizzare i nostri collaboratori, nonché noi stessi.

Se vuoi gestire le aspettative che gli altri hanno su di te, devi essere il primo a mettere da parte le aspettative per accogliere la comunicazione e la comprensione e guidare le persone con l’esempio.
Più aumenta la qualità della tua comunicazione, più aumenta la comprensione, minori saranno le aspettative di tutti, perché sarà tutto più chiaro.

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a cura di Aline Improta

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