Gennaro Rastelli, da cliente a consulente: l’imprenditore napoletano che ha cambiato la sua vita grazie ad Osm

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Gennaro era un imprenditore di poche parole, di quelle che arrivano dritte al punto e di gesti decisi: bianco o nero. Il suo carattere, forgiato negli anni di fatiche e sacrifici per costruire la sua attività dal nulla, era duro come il ferro (e come ci racconta nell’intervista anche la sua testa! Ahaha). Lavorava sempre di corsa e senza sosta, non ammetteva errori e imponeva i suoi ritmi serrati a tutti coloro che gli stavano intorno. Il successo lo aveva inorgoglito e reso ancora più sicuro del fatto che il suo modo di fare gli portasse i risultati che voleva, ma, quello che non sapeva e che ha scoperto dopo è gli aveva anche tolto la capacità di vedere le sfumature, di aprirsi agli altri. Un giorno, inaspettatamente accadde qualcosa che cambiò la sua vita…un incontro e una chiacchierata con un vecchio amico, Giuseppe Giordano, che si è rivelata l’inizio di un qualcosa di davvero molto bello che si sarebbe manifestato solo anni dopo.

“Spesso ci ritroviamo intrappolati in una “bolla” fatta di convinzioni. Questa bolla, seppur confortevole, può diventare un limite alla nostra capacità di migliorare. Quello che ho capito grazie a Giuseppe Giordano e a Osm è che la chiave per sbloccare il nostro potenziale e arricchire la nostra vita sta nell’uscire da questa comfort zone e aprirsi a nuovi punti di vista.
(Gennaro Rastelli)

Per Gennaro, abituato a fare da solo, a modo suo, a comandare e a non aprirsi ad altri pareri, si aprì un nuovo mondo, pieno di colori e di sfumature.

Questa settimana conosciamo la storia di Gennaro Rastelli, ex cliente di Osm e oggi consulente aziendale conosciuto in tutta Italia per i suoi grandi risultati raggiunti con i clienti.

Ciao Gennaro, come hai conosciuto OSM?

È stato grazie a Giuseppe Giordano, una grande persona che ho sempre ammirato e stimato per la sua grande devozione alla formazione nel campo imprenditoriale. Io e Giuseppe ci conosciamo da tanti anni, da quando lui aveva la precedente azienda e frequentava da cliente il mio ristorante. Qualche anno fa ci incontrammo e mi raccontò della sua nuova e grande avventura: migliorare il modo di fare impresa in Campania e creare così occupazione qualificata per tutti i ragazzi. Spesso, di ritorno da Palermo, tante sere passava in pizzeria da me e mi raccontava molto emozionato di questo suo nuovo percorso, dei sogni e dei progetti che aveva per la nostra città. Già allora mi diceva: “tu in futuro starai con me, faremo qualcosa di bello insieme.”
Al che gli dissi: “quanto serve per aprire questa attività insieme? Quanto devo investire? Dai facciamolo!” E Giuseppe mi rispose: “eh no Gennaro, devi studiare, leggere un sacco di libri!”

Per me il business era un qualcosa che aveva a che fare solo con i numeri, investire, fatturare e guadagnare. Cosa c’entravano i libri? Non riuscivo proprio a capire! Così, Giuseppe, mi spiegò cosa facevano e affascinato da quanto mi disse gli risposi che se mai un giorno avessi avuto voglia di formarmi mi sarei rivolto sicuramente a lui. Giuseppe mi ascoltò ma non insistette, sapeva che quello non era ancora il mio momento. Effettivamente era anche una delle fasi più particolari della mia vita. Dopo un po’ appresi che avrei dovuto affrontare in tempi rapidi un intervento neurochirurgico molto delicato e nella mia testa c’erano altre preoccupazioni rispetto al futuro.

Che tipo di uomo e imprenditore eri quando hai conosciuto OSM?

Oggi posso dirti che oltre ad essere molto determinato ero anche molto cinico. Non sapevo di esserlo, l’ho scoperto dopo. Ero una persona molto predisposta all’ascolto, per me esistevano solo numeri e fatti. Ero concentrato sulle nuove attività e i nuovi business da aprire. Non ero mai contento e volevo fare sempre in più. Nella mia bolla non riuscivo a pensare come alle persone e ai collaboratori e quindi al dare loro la giusta importanza. “Non ne avevo il tempo” mi dicevo e andavo sempre a mille. Ero come un treno altissima velocità diretto da Napoli a Milano, non c’erano fermate.

Qual è stata la cosa o l’esperienza che ti ha portato a fare lo switch?

Lo switch arrivò quando conobbi quattro fantastiche persone che mi chiesero di prendere la direzione della loro attività. Prima di partire con il progetto mi ricordai di Giuseppe Giordano e proposi loro di iniziare un percorso di formazione per mettere le basi manageriali migliori per la start up. Era una strada nuova per tutti noi, ma ognuno con i propri vantaggi e le proprie difficoltà si mise in gioco e partimmo.

All’inizio per me era un mondo strano, del tutto irreale, non avevo mai studiato per lavorare. Constatavo che più leggevo e imparavo da quei manuali e più miglioravo. Questa cosa mi rendeva pazzo di gioia, scoprì che grazie alla conoscenza e alla formazione potevo mettere meno lavoro fisico e avere anche più risultati. Iniziai a vedere di nuovo i colori e le sfumature della vita, avendoli un po’ persi per le tante cose difficili che mi erano capitate. In più, vedevo che cambiando io, le persone attorno a me erano più coinvolte, per me era un sogno!

Gennaro imparò a riconoscere il valore delle diverse personalità, a delegare e a dare fiducia ai suoi collaboratori. Scoprì l’importanza di ascoltare le emozioni, le paure e i bisogni di chi gli stava accanto. Iniziò a percepire la bellezza della collaborazione e a nutrirsi dell’energia positiva che nasce dalla condivisione.

Perché hai deciso di fare il consulente?

La scelta di fare il consulente arrivò il 3 settembre del 2022, il giorno della nascita della mia piccola Raffaella. Giuseppe Giordano mi chiamò per gli auguri, e dopo qualche chiacchiera di circostanza mi domandò cosa avessi pensato di fare nel mio futuro con testuali parole: “che papà vuoi far conoscere a tua figlia? Il Gennaro solo tanto lavoro e numeri, oppure una nuova versione di Gennaro che misura i numeri solo come risultato finale delle belle cose che fa?” Tra le due opzioni, scelsi la seconda.
Fare il consulente significa aiutare altri imprenditori a realizzare non solo gli obiettivi di business, ma a sognare di nuovo in grande, vedere nuovamente tutti i colori e le sfumature della vita.

Diventare padre è un’esperienza che ti trasforma. Non solo cambia la tua vita, ma ti spinge a ridefinire chi sei e cosa vuoi essere. Per me, è stato come ricevere una seconda possibilità, un’opportunità di diventare la migliore versione di me stesso, non solo per mio figlia, ma anche per il mondo che la accoglierà.

Mai come in quel momento mi sentivo pronto per poter mettere in campo la conoscenza appresa grazie a Osm, tirare fuori la migliore versione di me e migliorare la qualità non solo della mia vita, ma anche delle persone che mi circondavano e che avrei incontrato. Quello è il papà che volevo essere per mia figlia. Guardando i suoi occhi, pieni di meraviglia e di fiducia, ho capito che la responsabilità di un papà non si ferma a garantirgli un futuro sicuro e stabile, ma a costruire un posto migliore dove lei possa crescere libera, felice e piena di opportunità. Oltre a far star meglio tutti, quella scelta mi ha dato una grande vitalità che mi accende tutti i giorni e mi ha ricompensato tantissimo dandomi l’opportunità di conoscere bellissime persone tra colleghi e clienti che hanno arricchito tantissimo la mia vita. I miei clienti oramai sono dei veri amici, insieme trascorriamo tanto tempo e di qualità.

Gennaro non aveva bisogno di un lavoro, ha costruito un sistema di rendite passive che gli permette di vivere e godersi la vita con sua moglie e la sua bellissima bambina. Ciò che gli è accaduto, però, gli ha fatto comprendere che il vero successo non è solo economico, ma è la capacità di lasciare un segno positivo, di dare valore e aiutare gli altri e di contribuire alla crescita di una comunità, di un quartiere, di un territorio.

Se potessi dare un unico e solo consiglio agli imprenditori che leggeranno questa intervista, cosa diresti?

Aprire la mente a nuove prospettive e imparare a fidarsi. Aprire la mente significa aprirsi al mondo. Conosci persone diverse da te e ascolta le loro storie. Sii aperto al confronto, anche quando le opinioni sono diverse dalle tue. Aprirsi a nuovi punti di vista non significa per forza abbandonare le proprie convinzioni, ma significa essere pronti ad ascoltare, a riflettere e a valutare le cose da diverse angolazioni. Se inizi ad aprirti e a dare senza pensare a cosa riceverai, tutto tornerà quadruplicato.
Aprire la mente a nuove prospettive significa anche voler apprendere, aumentare la propria conoscenza. Come? Con la formazione con i libri! Solo aprendoci, uscendo dalla nostra comfort zone e mettendoci in discussione imparando possiamo ottenere di più ed essere più felici.

Uscire dalla nostra bolla e aprirsi a nuovi punti di vista non è sempre facile, ma è un viaggio che ci arricchisce, ci rende più consapevoli e ci aiuta a crescere come persone, portando benefici sia nella nostra vita personale che quella professionale.

E alle persone che stanno attraversando un momento difficile e non sanno come fare?

Sono l’esempio vivente dell’importanza di mettersi in discussione. Prima lo fai, meglio è per il tuo benessere e per il tuo futuro. Ci può capitare qualsiasi cosa nella vita, ma se noi lavoriamo su se stessi le sfide che si possono presentare sembreranno meno dure. Quello che mi è accaduto personalmente mi ha stravolto la vita. Da un giorno all’altro grazie ad uno screening, ho appreso che avevo un tumore al cervello e che dovevo essere operato il prima possibile. Non avevo sintomi e non potevo immaginare nulla di simile. Nel brevissimo periodo intercorso tra la notizia e l’operazione mi sono trovato a dover riorganizzare tutta la mia vita e la mia azienda immaginando i vari scenari post operatori. Non rimandare a domani tutto quello che puoi fare per migliorare la tua condizione ora. Non solo quella lavorativa ma anche personale.
La vita è ora e mentre vivi godendoti la bellezza di quello che hai devi imparare a gestire tutto quello che possiamo gestire e migliorare (se sei un imprenditore l’organizzazione della tua azienda ad esempio) ma in primis, imparare a gestire noi stessi.
Ci sono delle cose che non siamo noi a decidere, l’unica cosa che possiamo fare per affrontarle nel migliore dei modi è imparare a gestire con responsabilità e apertura. Davanti ad un problema ti lamenti o cerchi una soluzione?

La tua nuova missione ti ha portato immense soddisfazioni. Quali sono i risultati che hai raggiunto e qual è la tua meta oggi?

Da quando sono diventato consulente, ho raggiunto tanti grandi risultati in pochissimo tempo.
Quest’anno ho tagliato il record di nuovi clienti a livello nazionale su 800 consulenti in tutta Italia. Per me è stata una grande emozione e il segnale che cambiando te stesso e dando tanto al prossimo le soddisfazioni arrivano.
Punto di vista diverso, via paradigmi che non funzionavano più e tanti nuovi bellissimi amici!

Quali sono stata le azioni vincenti o ciò che ti ha portato a questo record?

1. Decidere e perseverare. Ho deciso di vincere in questa nuova avventura e di farmi conoscere a livello nazionale.
2. Non ho clienti, ho amici. Ho trattato ogni singolo aspirante cliente come fosse già un amico e cliente fidelizzando, ascoltandolo, facendolo sentire compreso e dispensando consigli sinceri. Molte volte la sera si faceva tardi durante un incontro oppure perché andavo da loro quando sapevo che erano più liberi per ricevermi. Mi sono comportato come fai con un amico che ha bisogno di te.
3. Ho coinvolto con l’esempio. Non puoi andare da un imprenditore o da una persona e chiedergli di mettersi in gioco se non l’hai fatto prima tu. Le persone si sono fidate e affidate a me perché, chi già mi conosceva, il mio cambiamento ha spronato anche loro; mentre chi non mi conosce, quando ascolta la mia storia, quella di un imprenditore che ne ha passate tante, che aveva le sue stesse difficoltà e che oggi è un uomo libero e felice che trascorre la sua vita ad aiuta altri imprenditori, sceglie di fidarsi.

La mia prossima meta? Diventare titolare di un Partner Osm in Campania e dedicare a mio padre questo traguardo, che purtroppo ha visto solo l’inizio di questo mio percorso di evoluzione e di cambiamento e poi a tutti i miei fantastici clienti e colleghi che mi sono stati accanto durante il mio percorso. Subito dopo diventare socio nazionale portando la Campania e Napoli sempre più in alto.

Gennaro oggi è un uomo diverso. Le sue esperienze lo hanno trasformato in una fonte di luce e di speranza per tutti. Gennaro non ha imparato solo a gestire meglio un’azienda o un team, ha imparato a vivere meglio. Ha scoperto che il successo non si basa solo sulla forza e sull’ambizione, ma anche sulla capacità di ascoltare, di aprirsi agli altri e di imparare a lavorare insieme. La sua storia è un esempio di come la crescita personale possa aprire le porte a nuove opportunità, non solo nel mondo del business, ma anche nella vita stessa.

1 Comment

  • Salvatore

    Agosto 27, 2024 - 10:19 am

    Una persona toccata dalla vita, capace poi di riversare le sue doti sulla crescita professionale di persone che lui ritiene amici. Merita Stima e Rispetto.

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