C’è un’unica strada per un imprenditore che vuole condurre al successo la propria azienda: DIVENTARE IL LEADER DEI GIOVANI
“Il mondo del lavoro sta cambiando e con esso anche le esigenze delle aziende. Il sistema di valori che per anni è stato alla base delle scelte professionali e di vita dei Baby Boomers e della Generazione X è entrato in crisi. Il nuovo approccio e i modelli di lavoro devono considerare le priorità dei giovani: rapporto equilibrato tra vita-lavoro, il benessere e le relazioni interpersonali. Non solo, serve anche trovare un modo per coinvolgerli, ridisegnando esperienze di collaborazione e condivisione.“
(Engagement delle nuove generazioni: il mentoring come strategia per motivare)
La Generazione Z, nata tra il 1997 e il 2012, sta entrando nel mondo del lavoro con un bagaglio di esperienze e aspettative completamente diverso rispetto alle generazioni precedenti. I giovani, con la loro energia, creatività e familiarità con le tecnologie, rappresentano una risorsa preziosa per qualsiasi imprenditore. Attrarre questa generazione di talenti non è solo un’opportunità per il futuro, ma un fattore chiave per il successo immediato dell’azienda. C’è quindi un’unica strada per un imprenditore che vuole condurre al successo la propria azienda: DIVENTARE IL LEADER DEI GIOVANI.
Mi sono fermata a parlare dell’argomento con Giuseppe Giordano. Il suo segreto è proprio la capacità di entrare in sintonia con i giovani, diventando un amico e un mentore per loro. Giuseppe, non si limita a parlare ai giovani, ma li ascolta, comprendendo le loro paure, i loro sogni e le loro aspirazioni. Si impegna a creare un ponte tra generazioni, non solo nel suo nelle sue aziende, ma anche nella società, supportando altri imprenditori come lui in questo processo di apertura e rinnovamento che vede protagoniste due generazioni molto diverse fra loro.
Il famoso “passaggio generazionale” di cui spesso sentiamo parlare, non riguarda solo l’imprenditore e i suoi figli, ma anche il naturale processo che avviene in azienda quando arriva il momento di salutare la generazione di collaboratori che va in pensione e prepararsi ad accoglierne una più giovane e completamente diversa, la cui integrazione e coinvolgimento determineranno le sorti della propria azienda.
“Quando ti approcci ad un giovane devi farlo con amore. Per scoprire il potenziale in un ragazzo, è necessario ascoltarlo con attenzione e riuscire a notare cose che lui da solo non sarebbe mai riuscito a vedere. L’imprenditore deve diventare l’architetto delle idee del giovane e di quella parte bella che il ragazzo non sapeva nemmeno di avere. L’errore che tanti della mia età fanno è quello di avere, nei confronti del ragazzo, un atteggiamento di superiorità: molti, infatti, vogliono insegnare ai giovani, io, invece, voglio imparare da loro. Con questo tipo di approccio nasce una cosa fantastica che io chiamo contaminazione: io contamino i ragazzi con l’esperienza e loro contaminano me con l’innovazione.“
Nel libro Aziende Contese, guida pratica per imprenditori su come trovare l’equilibrio tra mente e cuore nelle imprese familiari i Fratelli Giordano affrontando l’argomento GIOVANI E MONDO DEL LAVORO scrivono:
“La nuova generazione è il nostro osservatore: hanno visto le cose buone che abbiamo fatto ma portandole alla luce, rifiutandole, ci stanno mostrando quelle negative, e non vogliono viverle! Loro parlano di salvare il pianeta, noi siamo le generazioni che lo hanno distrutto! E lo stesso vale anche con il mondo del lavoro. Questi ragazzi ci stanno insegnando qualcosa di nuovo, non è vero che non hanno voglia di lavorare o che non sono appassionati, non voglio replicare il modello, stanno dicendo basta!“
La Gen Z sta cambiando il mondo del lavoro. La chiave per il successo è comprendere le loro esigenze e adattarsi al nuovo paradigma. Le aziende che riescono a creare un ambiente di lavoro in grado di coinvolgere e trattenere i giovani, promuovere la crescita personale e professionale attireranno i migliori talenti e saranno protagoniste del futuro.
Giuseppe, come capire come siamo messi?
La prima domanda che ti devi fare è: come è il rapporto con i tuoi collaboratori più giovani? Riesci a entrare in empatia con loro? Scherzano con te? Si sentono liberi di essere sé stessi? Oggi i giovani cercano un imprenditore che si prenda cura di loro come lo farebbe un genitore, cercano l’affetto. A loro non interessa dei soldi, ma della qualità della vita che offri.
Gli imprenditori italiani, perciò, dovrebbero essere più genitori che titolari e dovrebbero, inoltre, imparare a creare alleanze con le altre aziende in modo da dare più servizi ai propri dipendenti.
La tua frequenza è la stessa delle persone che attirerai! Quando ho iniziato ad avere la delega per gestire persone, avevo all’incirca 23 anni. Inconsapevolmente, essendo giovane e con una grande voglia di riscatto nel mio team si parlava di sogni e di visione, si parlava di qualcosa di grande: creare la più grande azienda di vendita diretta. Io ero giovane e attraevo a me altrettanti giovani che avevano lo stesso desiderio. Il mio progetto sembrava una sfida impossibile senza basi solide, ma era una vera a propria calamita attrattiva per tutti i giovani sognatori e ambiziosi. Se stai vincendo, fermati e rifletti: “come sto attraendo quelle persone?” Se invece non stai vincendo, chiedi feedback a chi ti circonda.
TU ATTRAI CIÒ CHE SEI. SE NON TI PIACE CIO CHE STAI ATTRAENDO LAVORA ANCHE SULL’ANNUNCIO O SUL MARKETING, MA IL LAVORO PIÙ GRANDE LO DEVI FARE SU TE STESSO.
Cosa desidera la Generazione Z dal mondo del lavoro? Come attrarre i giovani talenti?
Significato e scopo. La Gen Z non cerca solo uno stipendio, desidera un lavoro che abbia un impatto positivo sul mondo. Si interessano a compiti e progetti che contribuiscano alla sostenibilità ambientale, alla giustizia sociale e al benessere collettivo.
Esponi chiaramente i valori aziendali e la vostra vision (leggi anche La bussola che guida il successo: l’importanza della mission e vision aziendale)
Cultura aziendale. Crea un ambiente di lavoro aperto, inclusivo e collaborativo, che offra opportunità di crescita e di apprendimento.
Tecnologia e innovazione. Sono cresciuti in un mondo digitale e sono naturalmente a loro agio con la tecnologia. Si aspettano che le aziende utilizzino strumenti digitali efficaci per migliorare la comunicazione, la collaborazione e l’efficienza. Incorpora tecnologie all’avanguardia, promuovi l’uso di strumenti digitali e offri formazione continua per rimanere al passo con le ultime tendenze e, grazie alle tecnologie offri:
Flessibilità e autonomia, dai la possibilità di lavorare in remoto, gestire il proprio tempo e avere un equilibrio tra vita lavorativa e personale, elementi imprescindibili per questa generazione. La rigidità degli orari tradizionali non è più accettabile.
Networking e social media. Partecipa attivamente a eventi in cui sono coinvolti i giovani, utilizza i social media per promuovere l’azienda e creare un’immagine accattivante per i giovani.
Offri programmi di formazione, aiutandoli a sviluppare le loro competenze e a crescere professionalmente.
Le aziende che vogliono attrarre e trattenere i migliori talenti della Gen Z devono adattarsi a queste nuove esigenze.
“Ognuno di noi, nel suo piccolo, può contribuire a cambiare il mondo, e l’imprenditore può essere una piccola grande fetta. Un gruppo di imprenditori può influenzare una regione, un gruppo un po’ più grande può influenzare una zona geografica, uno ancora più grande un’intera nazione. Gli influencer del futuro devono essere gli IMPRENDITORI!
Se tutte le PMI si alleano, se pensano al PERCHÉ e quindi al PER CHI lo stanno facendo, si possono fare grandi cose insieme, cambiare l’ecosistema imprenditoriale, cambiare l’Italia.“
Fonte Imprenditore.info – Fratelli Giordano: gli imprenditori che hanno fatto del futuro dei giovani la meta della loro vita
Attrarre la nuova generazione di talenti non solo arricchirà la tua azienda con nuove idee, energie e competenze, ma la aiuterà a rimanere competitiva e a crescere in un mondo in continua evoluzione.