UN MARITO O UNA MOGLIE CON UN CONIUGE CHE NON È CERTO DI RIMANERE CON LUI/LEI, una proprietà contesa fuori dall’azienda ad alto rischio e poco conosciuta
“Scegli con cura il tuo compagno di vita, da questa decisione dipenderà il 90% delle tua felicità o miseria.“
Molte persone pensano al lavoro e alla vita personale come a due compartimenti stagni, come se le emozioni e le sfide dell’uno non influenzassero l’altro… ma niente di più sbagliato! La realtà è che questi due mondi sono profondamente interconnessi e il malessere in uno si riversa inevitabilmente nell’altro.
La vita personale e il lavoro, infatti, sono due realtà interconnesse che influenzano reciprocamente il nostro benessere.
Il nostro compagno di vita è la persona con cui condividiamo la maggior parte dei nostri momenti al di fuori della sfera lavorativa e il cui legame e sentimenti sono in grado di influenzare in modo profondo e costante le nostre giornate. Proprio per questo, la scelta del compagno di vita è una delle più importanti decisioni che puoi prendere.
Avere al proprio fianco un partner che ti sostiene incondizionatamente e su cui sai di poter contare è un qualcosa che fa differenza nella vita. Nei momenti di difficoltà, avere un compagno che ti sostiene, che crede in te, nei tuoi sogni e nella tua capacità di realizzare i tuoi obiettivi, è l’energia in grado di riaccendere la tua motivazione quando vacilla. Il suo supporto diventa una fonte di forza, una spinta a non arrendersi mai. Purtroppo non è per tutti così e molti imprenditori vivono – senza saperlo – una tipologia di Proprietà Contesa molto delicata che riguarda un’altra sfera della vita, quella familiare: UN MARITO O UNA MOGLIE CON UN CONIUGE CHE NON È CERTO DI RIMANERE CON LUI/LEI.
Cosa c’entra con la tua azienda? C’entra eccome! Se hai problemi in azienda, questi si riversano sulla tua famiglia…
e se hai problemi in famiglia, questi si riversano sulla tua azienda.
Quando il rapporto di coppia è in crisi, la mente è inevitabilmente occupata dai conflitti, dalla preoccupazione e dalla tensione. Questo stato emotivo si riversa sul lavoro, influenzando la nostra concentrazione, la nostra creatività e la nostra capacità di problem-solving.
Come abbiamo raccontato in Aziende Contese, Guida pratica per imprenditori su come trovare l’equilibrio tra mente e cuore nelle imprese familiari, l’esperienza ci insegna che, per un imprenditore, è molto più importante avere un partner che lo supporta che non un direttore generale, se vuole portare la sua azienda al successo.
Lo dice anche Thomas Stanley nel suo famoso libro La Mente Milionaria, quando afferma che uno dei dieci fattori che contraddistingue i milionari è proprio quello di avere “un coniuge che li sostiene”.
La persona con cui hai deciso di trascorre la vita, infatti, influisce radicalmente sulla tua energia, sulle tue emozioni, sulla tua capacità di mantenere il focus sugli obiettivi. Il tuo coniuge è la persona con cui condividi la casa, il letto, i problemi, le gioie, i dolori, in molti casi dei figli. Se le cose non vanno bene con lei o con lui, potresti ritrovarti in serie difficoltà anche in azienda.
Qual è la qualità o il valore più importante nel rapporto di coppia che può avere benefici effetti anche nell’attività da imprenditore? La fiducia!
La fiducia è il collante della relazione, il fondamento di ogni relazione sana e duratura. Quando abbiamo fiducia nel nostro compagno, ci sentiamo sicuri e protetti, liberi di essere noi stessi e di esprimere i nostri pensieri e le nostre emozioni senza timore di giudizio. La fiducia permette di creare un legame forte e profondo, basato sul rispetto e sull’amore incondizionato.
Per cultura siamo propensi a reputare la famiglia come qualcosa di sacro, facciamo spesso fatica a riconoscere che il problema sta proprio lì. Alti e bassi, instabilità, stanchezza, frustrazione, desiderio di mollare tutto, lentezza nel prendere decisioni… sono solo alcune delle situazioni in cui ti potresti ritrovare se hai un coniuge che minaccia di lasciarti o di andarsene di casa ogni due giorni. In tale condizione, di solito, inizi a dire un sacco di bugie per non affrontare l’altra persona. Non sai più come fare a far fronte alla marea di: non ci sei mai, non puoi andare là, non puoi fare così, non sono importante tanto quanto la tua azienda, non devi fare tardi, non puoi vedere clienti dell’altro sesso, non puoi fare affiancamenti con persone dell’altro sesso … ci siamo capiti!
Ma tu, da imprenditore, come fai a essere innamorato della tua azienda, a mettere in campo il meglio di te per far funzionare le cose se ogni giorno torni a casa e la persona che ami ti dice costantemente di scegliere fra lei/ lui e l’azienda?
Ogni titolare che ha un problema di coppia e che non si impegna per affrontarlo o risolverlo, è in una proprietà contesa.
Nell’articolo Risolvere le Proprietà Contese nel rapporto tra soci, abbiamo parlato dell’importanza di avere una meta condivisa in azienda, ma anche in famiglia è la stessa cosa: il tuo partner è il tuo socio nella vita. Quando due persone condividono le stesse mete e si fidano reciprocamente, la loro vita insieme sarà ricca di crescita personale, armonia e successo condiviso.
Le domande quindi da porti sono queste:
Hai delle mete chiare con il tuo partner? Com’è la qualità della vostra comunicazione? Il tuo partner ha sposato la tua meta professionale? Ti appoggia o ti ostacola? E tu, conosci le mete professionali e personali del tuo partner? Le hai sposate? Le appoggi e le sostieni?
L’intelligenza si dimostra nella comprensione. Un coniuge che si sente in competizione con l’attività professionale dell’altro è indice di una mancanza di condivisione delle mete e di comunicazione. Due persone dovrebbero scegliersi sapendo di essere due individui liberi. Non si sta insieme per mettere divieti, si sta insieme per costruire qualcosa di importante. Se tu togli all’altra persona o lei toglie a te, il rapporto è sbilanciato e non ti senti più libero di essere te stesso in ogni situazione. Vivi nella paura e nella menzogna.
(…) Questo, alla lunga, ti blocca fino a portarti al baratro. Noi imprenditori sappiamo di avere una vita piena di cose da fare, pensare, gestire, creare, ecc.
Aziende Contese, Guida pratica per imprenditori su come trovare l’equilibrio tra mente e cuore nelle imprese familiari
Di sicuro non smarchiamo il cartellino alle 18. Ovvio che questo, in alcuni periodi, potrebbe significare una minore presenza fisica in famiglia o maggiori preoccupazioni che occupano la nostra testa, ma il punto è: se ne parla, si trova un accordo.
Se due persone hanno un progetto di vita in comune sanno che dovranno attraversare momenti non facili, dovranno fare sacrifici, dovranno mettersi in discussione continuamente. Ma questa è la cosa più bella che può accadere tra due persone che si amano e hanno deciso di vivere una vita insieme(…).
Come nel resto delle nostre aree del vivere, uno dei pilastri fondamentali per costruire una relazione solida e duratura è l’etica, (per approfondire leggi L’etica dell’eccellenza di Paolo Ruggeri) ovvero la capacità di comportarsi in modo onesto, rispettoso e coerente con i propri valori. Perché è così importante? Perché l’etica è la linfa vitale della fiducia, e la fiducia è sinonimo di sicurezza e libertà, leggerezza.
Solo quando si sta bene, si conserva e alimenta l’energia positiva una persona è ottimista, creativa e ambiziosa, diversamente la sensazione sarà simile a quella di volersi mantenere a galla.
Anche i piccoli compromessi che si fanno quotidianamente per evitare un conflitto o per accontentare il partner possono avere un impatto negativo sulla nostra vita e di conseguenza sui nostri risultati: insoddisfazione e frustrazione.
Una coppia, una squadra che funziona ha bisogno di:
- un progetto di vita, delle mete definite da qui ai prossimi 5 – 10 – 15 – 20 anni;
- avere gli stessi valori;
- dialogo trasparente;
- organizzare in agenda momenti esclusivamente dedicati a voi e alla famiglia.
Se non ci sono questi tre elementi, ti capiterà di sentirti costantemente insicuro: dove sarà il mio partner? Cosa starà facendo? Con chi sarà? Oppure di sentirti completamente solo, incompreso e poco importante, e questo ti spingerà ad avvicinarti ad altre persone.
Il primo passo per uscire da questo tipo di Proprietà Contesa, è prendere coscienza dell’interdipendenza tra vita personale e lavoro e del fatto che il malessere in uno dei due contesti può inficiare l’altro. La vita personale e il lavoro sono due facce della stessa medaglia. Ricorda sempre che le nostre emozioni sono il campanello più grande a riguardo, il primo sintomo che dovremmo ascoltare per capire se abbiamo perso di vista la rotta.
Ognuno di noi si muove all’interno di spazi di vita confinanti fra loro, diversi ma contemporanei: uomo, figlio, fratello, marito, padre, imprenditore, amico, direttore e socio etc.. ogni giorno, nella stessa vita, nello stesso momento e nei casi delle PMI a carattere familiare con le stesse persone! Tu sei uno solo e non puoi scinderti, i tuoi pregi e i tuoi difetti sono gli stessi che dalla sfera personale porti su quella privata (non credere a chi ti dice il contrario, siamo esseri umani!) quindi l’influenza reciproca dei ruoli è inevitabile.
“I compagni che scegli contribuiscono in modo marcato a determinare il tuo destino. Per avere successo devi circondarti di persone positive che credono in te, a partire dal tuo partner. Queste non sono persone che non ti dicono mai ciò che sbagli, ma che credono davvero in te e nelle tue capacità. E tu devi fare la stessa cosa con loro.
Un partner che ti sostiene è anche un buon consigliere che ti aiuta a vedere le cose da un altro punto di vista, ma avete una buona comunicazione? Vi sentite liberi di esprimervi l’uno con l’altro?
I rapporti si sgretolano quando si creano tante aspettative soprattutto non comunicate. Quando si lavora insieme è importante creare degli accordi, sia fra partner che fra ruoli in azienda.
Scrivete le vostre mete individuali e poi quelle di coppia e condividetele. Rendete uno partecipe dei progetti dell’altro.
Le nostre mogli lavorano con noi e questo è stato possibile solo grazie ad una buona comunicazione e il rispetto dei ruoli aziendali e personali. Non devi assumere il tuo partner perché è il tuo coniuge, devi assumerlo perché è capace di ricoprire un ruolo in azienda e devi osservare le sue statistiche di performance come osservi quelle di tutti.
Un partner – meritevole di stare in azienda- si aspetta di avere un’ identità chiara come ruolo. Certamente non vuole essere il “marito di” o la “moglie di”. Se il tuo partner invece non è allineato con quanto descritto, devi lavorare prima sulla sua idea di azienda e poi dopo lo inserisci.”
Aziende Contese, Guida pratica per imprenditori su come trovare l’equilibrio tra mente e cuore nelle imprese familiari
Solo quando la fiducia è solida e le mete sono condivise, il successo diventa un traguardo raggiungibile e il partner diventa un alleato prezioso, un compagno di viaggio che ci spinge a dare il meglio di noi stessi e ci sostiene nei momenti difficili.
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